Gianicolense è il nome del dodicesimo quartiere di Roma, indicato con Q.XII. Confina a nord con il quartiere Aurelio e con il rione Trastevere, a est con il quartiere Portuense a sud con il suburbio Portuense a ovest con il suburbio Gianicolense.
L’attuale Quartiere Monteverde (così è comunemente chiamato Gianicolense, il XII quartiere di Roma) nell’anno 1900 era una collina percorsa solo da qualche vecchia strada rurale.
Gli abitanti non lo percepiscono come un unico quartiere, ma ne distinguono molti: Monteverde Vecchio (che comprende anche Ponte Bianco, poco prima di viale Trastevere), Monteverde Nuovo e Colli Portuensi.
Sul territorio sono presenti diverse istituzioni culturali di rilievo internazionale: in primo luogo l’Accademia americana in Roma, che ha sede nella storica villa Aurelia mentre nella villa “Il Vascello” ha invece sede il “Grande Oriente d’Italia”, sede dell’organo direttivo della Massoneria.
Quartiere Monteverde: le strutture ospedaliere
Il quartiere ospita un complesso ospedaliero tra i più importanti di Roma Capitale e di rilevanza scientifica internazionale, l’ospedale San Camillo-Forlanini-Spallanzani.
L’idea di un nuovo ospedale polivalente per i Romani venne al sindaco Ernesto Nathan, che nel 1903 fece predisporre un primo progetto, rimasto però sulla carta.
Se ne riparlò subito dopo la Grande guerra, come ricorda il nome Ospedale della Vittoria. Fu scelto il terreno periferico di Vigna San Carlo, a 60 metri sul livello del mare, ceduto a buon prezzo dal Vaticano. Un po’ per la complessità dell’impresa, un po’ per la mancanza di fondi, il cantiere, aperto il 28 aprile 1919, ben presto chiuse i battenti. Li riaprì il 15 settembre 1927, sotto la spinta della grave epidemia di influenza spagnola, che colpì con durezza la popolazione romana. Il 28 ottobre 1929 il nosocomio fu inaugurato, con il nome di Ospedale del Littorio.
Alla fine della Seconda guerra mondiale cambiò nome in Ospedale Ernesto Nathan e, già nel 1945, in Ospedale San Camillo De Lellis, in memoria del protettore della sanità militare e fondatore dell’ordine religioso dedito all’assistenza agli infermi. La gestione fu affidata al Pio Istituto Ospedali Riuniti di Roma. Alla fine degli anni Cinquanta furono eseguiti i primi lavori di ammodernamento e di ampliamento della struttura, per nuovi reparti.
Negli ultimi decenni il complesso ospedaliero polivalente, esteso su un’area di 40 ettari, con un ampio parco e con piante secolari, ha subìto varie modifiche nello stato giuridico, fino alla nascita dell’Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini-Spallanzani, dal 1996 San Camillo-Forlanini a seguito del distacco dell’Ospedale Lazzaro Spallanzani, divenuto autonomo Istituto di Ricerca.
Guardia Medica Privata Romamed
Anche nel quartiere di Monteverde, avere un medico in caso di emergenza è semplicissimo: basta comporre il numero di telefono della guardia medica privata 06 420 14 934 e cercare il medico più vicino. Dopo aver preso contatto, il medico arriverà subito a casa vostra, per assistervi e curare il vostro problema di salute. Accedere al servizio è dunque davvero facile ed alla portata di tutti.
Il medico, generico o specialista (in base alla necessità al momento della richiesta), in qualche minuto vi raggiungerà ovunque vi troviate; abitazione, ufficio, hotel, in zona Monteverde.
Oltre alla pronta disponibilità del medico per adulti, Romamed ha istituito un servizio di guardia medica pediatrica riservato agli abitanti del quartiere Monteverde.
Il servizio si avvale di un team di pediatri e neonatologi con provata esperienza ospedaliera.
Il costo della prestazione pediatrica a domicilio, disponibile su tutto il territorio di Roma Capitale e attivabile a qualsiasi ora del giorno e della notte, viene comunicato al momento della richiesta dagli operatori di centrale.
Lo sapevi che?
All'inizio del 1930 si decise di costruire in zona Monteverde un Ospedale per la cura degli affetti da tubercolosi, Ospedale Forlanini, all'interno di un'area verde di 280.000 metri quadrati, ricca di alberi ad alto fusto. I lavori si conclusero con l'inaugurazione del complesso il 10 dicembre 1934. Gran parte del tufo utilizzato per la costruzione degli edifici fu estratto da una cava realizzata all'interno del cantiere stesso, forse ampliandone una già esistente in precedenza. Il risultato fu un enorme ambiente sotterraneo di 7000 metri quadrati ed alto circa 10 metri, nel quale furono lasciati, a cadenze irregolari, enormi pilastri di roccia per garantirne la stabilità. In più, in corrispondenza delle fondamenta degli edifici sovrastanti, furono realizzati dei pilastri in cemento armato.
All'interno della cava trovarono posto, grazie ad una temperatura costante durane tutto l'anno di circa 13 gradi, il magazzino per le derrate alimentari. Oggi si può osservare un lago sotterraneo percorribile con gonfiabili, delimitato all’area della cava.