Il Rione Monti è il quartiere più antico di Roma, e vi si trovano testimonianze dell'epoca romana, medioevale, rinascimentale, barocca, una successione di stili che attraversa 2500 anni di storia.
È così chiamato perché una volta comprendeva i colli Esquilino, Viminale, parte del Quirinale ed in epoca romana la zona era densamente popolata: la parte alta del era costituita da domus signorili e denominata ‘Vicus Patricius’, mentre nella parte bassa e pantanosa, la Suburra, vivevano i plebei e la zona era fitta di lupanari, bordelli, bettole e locande malfamate.
L'aspetto attuale dell'area più significativa del Rione Monti presenta strette strade quasi mai in pianura, che incidono il tessuto urbano composto da alti palazzi di varie epoche, edifici dagli intonaci usurati dal tempo e anneriti dallo smog, dove si aprono le botteghe artigiane, i locali notturni, le gallerie d'arte: è l' antica Svbvrra romana, oggi Suburra (il nome significherebbe "zona abitata sotto la città", ed è proprio l'impressione che si ricava scendendo in Piazza della Suburra dalle scale di Via Cavour, in prossimità della fermata metropolitana della linea B, o salendo in San Pietro in Vincoli dalle scale della Salita dei Borgia, ma anche scendendo da Via Nazionale per Via dei Serpenti o Via del Boschetto).
Quartiere Rione Monti: le strutture Ospedaliere
Fa parte del Rione Monti l'ospedale delle Donne, complesso ospedaliero sito in piazza San Giovanni in Laterano, con ingressi in via Merulana s.n. e via San Giovanni in Laterano n. 155. L'origine del nosocomio è assai antica. Già nella prima metà del Duecento fu ampliato e restaurato dal Cardinale Giovanni Colonna, titolare della basilica di Santa Prassede; nel 1655 fu completamente ricostruito dall'architetto Giovanni Antonio De Rossi.
Nel 1721 un editto della Congregazione della sacra visita apostolica stabiliva che l'ospedale era riservato alla cura delle sole donne, mentre agli uomini veniva assegnato l'ospedale di Santo Spirito. A quel tempo la corsia era stata già raddoppiata con una fila di letti lungo l'asse centrale dell'edificio. Il complesso è stato più volte ristrutturato, con la costruzione di divisori interni alla corsia, la scomparsa del portico esterno e la edificazione di altri padiglioni ospedalieri. In occasione del Giubileo del 2000, su progetto degli architetti Paolo Portoghesi e Francesco Pontoriero.
Il complesso, facente parte dell'Azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata, si estende su via Merulana fino alle pertinenze della chiesa dei Santi Marcellino e Pietro al Laterano e su via di San Giovanni in Laterano, occupando una parte della scomparsa Villa D'Aste.
Guardia Medica Privata Romamed
Romamed è un team di medici qualificati che eseguono visite e servizi medici su richiesta in tutta Roma. La Centrale operativa, situata in prossimità del Rione Monti, garantisce rapidità di intervento e professionalità. I medici parlano fluentemente inglese, francese e, su richiesta, è possibile avere medici che parlano il russo. La guardia medica è disponibile 24h su 24h per turisti, uomini d’affari o studenti fuori sede. Il servizio può essere richiesto componendo il numero di telefono, centrale operativa sempre attiva, 06 420 14 934.
Lo sapevi che?
Insieme con Trastevere, il Rione Monti è sempre stato considerato uno dei più importanti della città: tra i due quartieri c’è sempre stata una grande rivalità perché sia la popolazione di Monti che quella di Trastevere sostenevano di discendere degli antichi Romani; era inoltre credenza popolare quella di ritenere di trovare sia a Monti che a Trastevere i caratteri genuini del popolo romano sia maschile che femminile.
Qui Giulio Cesare ebbe i natali e, secondo la tradizione, vi si recava Nerone travestito per saggiare gli umori del popolo e Messalina, in incognito, alla ricerca di trasgressione. Con l’andare dei secoli, però, il rione divenne una zona molto poco abitata della città per la scarsità d’acqua e per la lontananza dal Vaticano, centro culturale di quel periodo e dal Medioevo fino agli inizi dell’Ottocento rimase essenzialmente una zona ricca soltanto di vigne e orti.
Una parte del rione Monti è costituita da dedalo di viuzze e di affascinanti fughe prospettiche, molto caratteristica e pittoresca, simile ad un piccolo paese all’interno della metropoli. Avanguardia e tradizione si fondono; apprezzata e frequentata, negli ultimi anni, è la zona tra via Nazionale e via Cavour dove si trovano botteghe artigiane, gallerie d’arte, negozietti, trattorie, bar.
Oggi qui non esistono più importanti feste tradizionali ma ricordiamo che nel XIX secolo la festa di S. Giovanni raggiunse il massimo della sua popolarità, non solo per le mangiate di lumache, ma anche per il festival canoro.