La Perdita di Memoria è un deterioramento cognitivo lieve che può diventare campanello d’allarme per la malattia di Alzheimer. Scopriamola meglio.
Con Mild cognitive impairment si intende un disturbo conosciuto anche con la sigla MCI che sta per deterioramento cognitivo lieve, in italiano. In molti casi si parla anche di demenza incipiente oppure deterioramento isolato della memoria e viene diagnosticata quando la perdita della memoria è episodica. O comunque non tale da interferire pesantemente con la vita quotidiana.
E’ considerata come una fase di transizione naturale rispetto all’invecchiamento. Si può presentare con una grande varietà di sintomi, ma nel caso in cui a perdita di memoria diventa il sintomo predominante spesso la si definisce "MCI amnestica". Viene identificato come “campanello d’allarme” per la malattia di Alzheimer.
La perdita di memoria è ancora solamente collegata a casi di oblio di appuntamenti, nomi di colleghi, numeri telefonici, luoghi in cui si trovano gli oggetti che si usano quotidianamente. Il disorientamento nello spazio e nel tempo, i problemi di linguaggio, la difficoltà nel pensiero astratto. I cambiamenti di personalità son tutte manifestazioni di uno stadio che procede verso al degenerazione.
Ricordiamo che il fattore più importante è non cedere alla paura, evitare di riempirsi di un panico per un evento sporadico causato da stanchezza psicofisica.
Lo stress
prolungato crea danni al cervello. Quando gli impegni si sovrappongono, quando si dà molto tempo agli altri e se ne conserva poco per se stessi, quando si viaggia poco e si sta sempre nelle stesse abitudini potrebbe essere facile incorrere in perdita di memoria. Lo stesso vale per le abitudini alimentari: c’è una diretta relazione tra il consumo di farine bianche e zuccheri raffinati e la perdita di memoria.
La perdita di memoria potrebbe poi sopraggiungere a seguito di un evento particolarmente significativo quale un lutto.
Quando si verifica una perdita di memoria importante gli esami diagnostici sono volti a costruire un parere clinico ponderato, che tiene conto di una serie di concause importanti. Il giudizio clinico si basa su una molteplicità di strumenti diagnostici: osservazione clinica, neuroimaging, test ematici (si misurano ferro, glicemia, vitamine, colati e non solo).
Di recente si conferma con una certa evidenza quanto la risonanza magnetica possa evidenziare il deterioramento cerebrale, includendo la perdita progressiva di materia grigia nel cervello, dal "mild cognitive impairment" fino a patologie più gravi e degenerative.
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