Autunno 2019, è ora di prevenzione?
Difendiamoci dai disturbi stagionali che autunno e inverno portano con sé
Con l’avvento dell’autunno si assiste ad un abbassamento della temperatura e si manifestano solo disturbi di inizio stagione. Ma questo è anche il periodo ideale per prepararsi alla stagione fredda.
Romamed, servizio di guardia medica privata attivo su Roma Capitale, è da sempre in prima linea nella prevenzione. Parlando di prevenzione delle patologie stagionali, il pensiero corre all’influenza e alla relativa vaccinazione: in realtà si tratta solo di una delle misure preventive, dato che riguarda esclusivamente l’influenza, di fatto circoscritta solitamente ad un episodio, solitamente nella seconda metà dell’inverno. Durante tutto l’arco dell’inverno si può incorrere in altre patologie di origine virale o batterica, infettive quindi e fortemente diffuse nella popolazione, che coinvolgono le alte e basse vie aeree: laringiti, tonsilliti, bronchiti, bronchioliti - molto diffuse e molto debilitanti nei bambini piccoli e piccolissimi – polmoniti, senza tralasciare gli stati di raffreddamento, più fastidiosi che debilitanti.
Tutte queste patologie, spesso ricorrenti soprattutto nei bambini e negli anziani, costituiscono quel vasto panorama di malattie parainfluenzali che possono rendere l’inverno faticoso da superare.
Le prime patologie che l’autunno porta con sé sono quindi le infezioni para-influenzali e la classica influenza stagionale, più o meno grave a seconda del ceppo di appartenenza. Bisogna fare attenzione ad eventuali complicazione. Per prevenire il contagio bisogna evitare luoghi troppo affollati, lavarsi le mani con frequenza e consumare cibi che possano rafforzare il sistema immunitario.
La tonsillite è strettamente legata a diversi patogeni che si trovano nell’aria e che respirando si depositano sulle tonsille. In alcuni casi si può arrivare alla suppurazione delle stesse con lo sviluppo di una patologia conseguente chiamata angina tonsillare.
La laringite. Al pari della tonsillite questa è una infezione tra le più comuni quando si parla di malattie autunnali. Difese immunitarie in buono stato di solito bastano a proteggere le persone dal contagio. Tra i servizi disponibili a domicilio, qualora le misure di prevenzione siano risultate inefficaci, Romamed mette a disposizione un team di Specialisti Pediatri, Neonatologi e Pneumologi; in tempi rapidi, componendo il numero 06.42014934 di Guardia Medica Privata attivo 24 ore su 24 sarà possibile avere un Consulto presso il domicilio.
Altra infezione stagionale, assolutamente non infrequente è la cistite, malattia delle vie urinarie che colpisce con più facilità le donne ed è di solito legato al freddo ed al cambio tardivo del guardaroba magari dettato da impegni o da stress. Per prevenire la comparsa di cistiti è consigliato curare l’igiene intima, evitare eccessiva attività fisica e coprirsi bene. Da non trascurare in quanto a caratteri di stagionalità e frequenza, la pielonefrite, che si origina proprio da un’infezione delle vie urinarie in corso trascurata o curata male, specie se l’infezione si è generata nelle basse vie urinarie, permettendo ai batteri patogeni di risalire dall’uretra, andando proprio ad intaccare il tessuto renale.
Oltre alle infezioni trascurate o scambiate per un banale malanno stagionale, l’insorgenza della pielonefrite può essere favorita da alcune condizioni:
- Calcoli ai reni
- Ostruzione delle vie urinarie
- Anomalie dell’apparato urinario, come rene policistico e ureterocele
Inoltre, la pielonefrite può interessare maggiormente i soggetti immunodepressi, con HIV, diabete mellito e chi si sottopone a chemioterapia o radioterapia. Anche l’età è un altro fattore di rischio. Infatti, i soggetti più esposti a questa infezione renale sono i bambini e gli anziani sopra i 60 anni.
Anche il genere è determinante. Le donne sono più inclini alle infezioni delle vie urinarie o renali, a causa della conformazione dei genitali, avendo l’uretra molto vicino all’ano. Inoltre, la pielonefrite può manifestarsi durante la gravidanza e in caso di cistite cronica e ricorrente. Anche gli uomini possono soffrire di pielonefrite. Tuttavia la sua insorgenza è legata a diverse anomalie, come per esempio un ingrossamento della prostata o un’alterazione della secrezione prostatica antibatterica.
Osteoporosi. L’osteoporosi è una patologia molto comune che causa un indebolimento delle ossa ed il conseguente rischio di fratture. Osteoporosi significa letteralmente porosità dell'osso e si tratta di una malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata da una ridotta massa ossea e dal deterioramento del tessuto osseo che comporta un aumento della fragilità e la predisposizione alle fratture, soprattutto dell'anca, della colonna vertebrale e del polso.
Sono soprattutto le donne a soffrirne: l'osteoporosi colpisce, infatti, una donna su tre ed un uomo su cinque.
L'osteoporosi può essere fermata in tempo grazie ad una tempestiva attività di prevenzione, con esami appositi ed una corretta alimentazione. L'unico modo per conoscere lo stato di salute di tutto lo scheletro è attraverso l'indagine strumentale conosciuta come MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) eseguita con apparecchiature specialistiche che misurano la quantità e la densità di minerale del segmento osseo in esame. Questo esame è consigliato a tutte le persone sopra i 65 anni di età, alle donne in menopausa (soprattutto in caso di menopausa precoce), per chi è da tempo in terapia farmacologica, a seguito di fratture asintomatiche, in presenza di endocrinopatie. Oltre agli esami diagnostici è importante mantenere uno stile di vita sano rappresentato da una dieta bilanciata, attività fisica e l'astensione dal fumo di sigaretta. Non esiste una dieta specifica per l'osteoporosi ma deve prevedere sicuramente una grande assunzione di calcio e vitamina D, incrementando il consumo di uova, fegato, pesce, latte e derivati. In caso di intolleranza alimentare al latte è possibile assumere calcio attraverso gli integratori alimentari. Al pari dei muscoli, anche le ossa rispondono all'esercizio fisico irrobustendosi; non è necessario l'impegno agonistico ma anche semplici azioni come camminare, ballare, o salire le scale stimolano sia i muscoli che il metabolismo ed aumentano la densità del tessuto osseo. Abbastanza inutile, invece, è il nuoto in quanto il corpo viene sostenuto dall'acqua e quindi il movimento non pesa sullo scheletro.
Soprattutto in autunno e inverno, stagioni in cui le ore di sole sono già di per sé ridotte, si può fare attenzione a lasciare leggermente più scoperte, quando il clima lo consente, alcune superfici corporee in modo da permettere al sole l’attivazione dei precursori della vitamina D a livello cutaneo
La terapia farmacologica dell'osteoporosi, dopo valutazione specialistica ortopedica ed endocrinologica, può essere costituita dalla prescrizione degli estrogeni (per le donne in menopausa), di integratori di calcio e vitamina D, inibitori del riassorbimento osseo e stimolatori della formazione del nuovo ossa.
La cattiva gestione del cambio delle temperature, associata ad una predisposizione individuale, possono portare ad una maggiore comparsa di dermatiti in autunno, specialmente nelle parti che rimangono scoperte ai venti ed al cambio del clima: fate in modo di mantenere sempre la pelle idratata ed al caldo.
Tra le malattie della pelle, da segnalare la candida, infezione fungina che può colpire il cavo orale ma che più comunemente colpisce le pareti intime. La Candida è normalmente presente sulla nostra pelle, ma è pronta a proliferare quando la cute si irrita e perde le funzioni di barriera, cioè quando si indebolisce. Ecco perché le zone delle ascelle, dell'inguine e degli spazi tra le dita di mani e piedi se restano umide possono sviluppare micosi. Una efficace prevenzione è legata alla forza del sistema immunitario: è necessario consumare molta frutta e verdure ricca di vitamine. Ovviamente, accanto alla prevenzione, è necessaria la consulenza del dermatologo soprattutto quando la diagnosi è incerta, il paziente non risponde alla terapia o si trova in situazioni particolari quali la gravidanza, l’allattamento o è immunodepresso.